lunedì 8 settembre 2014

Brinsky Racing... un ritorno e-lettrizzante.

Sono passati anni dal ritiro dalle fantacorse, dopo risultati ben poco brillanti, corse - reali - noiose, carenza di tempo, la decisione è stata quella di un ritiro, di meditazione diciamo, in attesa di tempi migliori.
La crisi non mordeva ancora così forte, ma il motivo era ben diverso da quello economico, dal momento che nonostante tutto, la Brinsky non aveva mai avuto problemi finanziari, anzi... ha sempre navigato in ottime acque, seppure a volte torrentizie.
I tempi son cambiati, di là, coi "vecchi" motori a combustione interna ciclo Otto, han deciso di modernizzarsi un po', ma non si capisce bene fino a che punto l'ammasso di regole tecniche possa contribuire a uno spettacolo genuino. Ora hanno il millesei, il turbo-generatore, la "power unit" - che non è l'unità dei poveri... visto quello che costa! - il Kers, l'alettone mobile... si ok... ma lo puoi usare un po' qui, un po' là... solo se hai una certa distanza, solo se puoi fare questo o quello... Ma che è... una corsa di Formula Uno, o una partita di scacchi? No troppa complicazione... Non va bene, non mi sta bene. Continuo a non capire come vogliano far spettacolo con tutte queste regole, dove per certi versi ci vorrebbe di più un avvocato che non un pilota...
E di qua? In teoria la corsa dovrebbe avere meno cavilli, premesso che non ho intenzione di andarmi a leggere per intero - e nemmeno per riassunto - il regolamento tecnico ufficiale, mi attendo brillanti ed esaustive - anche se spesso troppo tecniche - spiegazioni dal buon Giorgio Piola, per poter comprendere la reale potenzialità di questa nuova competizione.
In ogni caso, la direzione è tracciata: rendere più efficiente, efficace la nuova tecnologia della trazione elettrica "indipendente", quella che non ha bisogno di tralicci, pantografi o vincoli di contatto continui, ciò che tutti chiamano mobilità sostenibile... Beh qui in questo caso si può parlare di competizione sostenibile, dove investire forte in ricerca e tecnologia, e affinamenti continui, sperando che possa contribuire realmente alla vita di tutti i giorni, e non solo alla vita frivola e incerta delle competizioni, dove tutto ciò che è stato prodotto finora, si è visto solamente su mezzi milionari, ben lontani dal budget di chi abbia anche solamente i soldi del Monopoli. Benissimo. Brinsky Racing quindi torna - silenziosamente - in pista... e vedremo cosa si potrà combinare.

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